Compagnia di teatro contemporaneo
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Se l'amore è il desiderio di possedere il bello per sempre, il gesto con cui Orfeo si volta indietro sapendo di perderla, per sempre, cosa simboleggia? Una sfida agli Dei, una debolezza umana, una rinuncia consapevole?

La storia di Orfeo ed Euridice ha ancora lo straordinario potere di illuminare nel labirinto dell'amore, di un amore che pare essere sempre più una via di fuga che un'elevazione morale.

Shakespeare in "Romeo e Giulietta", circa quindici secoli, non mostrerà che l'amore perfetto e la felicità eterna sono solo utopia nella condizione umana? Perché secondo il mito, l'assoluto non può che appartenere al mondo del divino. E se l’amore pare essere il ponte sdrucciolevole fra la vita e la morte, al di sotto del quale tutto è macerato in un mondo spietato, ciò che può elevare allora dalla nostra caducità è soltanto un dialogo interiore, tra il nostro essere, il proprio destino e la morte.