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EDIPO RE

ciò che deve accadere accade

 

 

La rara messinscena teatrale dell'anno 2020 si concretizza con una riappropriazione della tragedia greca coreograficamente narrativa in cui gli attori sono trasportati dall'anonimo meccanismo dello scorrere collettivo, ognuno, alla riconquista del proprio ruolo declamativo rispetto al protagonista della ricerca della verità e delle origini. Dal ritmo dello svolgimento si percepisce la tensione continua tra la nebbia indefinita dei corpi verso la composizione figurativa di quadri da cui si liberano di volta in volta i personaggi rivelativi che poi ritornano nel vortice della nebbia come lampi di luce dall'ombra. 

I corpi si fondono in figure chimeriche, le voci si raccolgono in canti corali su cui di volta in volta una singolarità tenta di predominare o è forse chiamata a farlo, per poi tornare e farsi ringhiottire nell'incolpevolezza e nella purificazione del gregge.

La peste asporta la molteplicità delle maschere per una lettura nella matassa indistinta della società tebana nell'allineamento degli anelli lungo una catena che si intreccia e si districa per poi richiudersi con la nudità di ognuno con il proprio errore umano e la propria maschera. 

 

Prima Rappresentazione 11Settembre 2020
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